STORIE DI GIARDINI

Volume primo
Antichità e Islam
Il giardino europeo dal Cinquecento al Settecento

di Guido Giubbini

384 pp., 350 ill. col., cartonato, 210 x 305 mm

ISBN 978-88-89082-43-0

Esaurito

Data di pubblicazione: maggio 2012

Un’opera indispensabile per gli appassionati di giardini, di architettura e di arte
che approfondisce l’intreccio del cosmo giardino con le più alte espressioni della civiltà

L’opera, in due volumi (il primo in uscita a maggio 2012 e il secondo nell’inverno 2012-2013), racconta e ricostruisce la storia e l’arte dei giardini nel mondo: il primo volume parte dalle radici simboliche precristiane, attraverso i giardini del Medio Oriente antico, di Roma e dell’Islam nell’alto e basso Medioevo, fino al suo fiorire nei grandi imperi dell’Islam orientale, la Persia safavide e l’India moghul, e contemporaneamente nell’Europa rinascimentale e barocca, nella Francia e Gran Bretagna «imperiali». Il secondo volume si occuperà dell’Ottocento e del Novecento, con particolare riguardo per la rivoluzione del giardino naturalistico inglese, fino ad arrivare al giardino contemporaneo.

Si tratta di un excursus che delinea perfettamente tutti gli aspetti, le reciproche influenze, le relazioni, gli sviluppi del giardino inteso come deposito di conoscenza, come testimonianza del potere dello stato o del singolo, come rifugio dell’anima, come fuga da una natura pericolosa o al contrario come ritorno a una natura troppo a lungo dominata e costretta in schemi.

Sorprendentemente leggibile e divertente nonostante il taglio scientifico, l’opera è destinata al pubblico più vasto non meno che agli addetti ai lavori. Per la freschezza dello stile può essere letto come un «romanzo» dell’evoluzione del giardino, raccontata per collegamenti con la storia dell’architettura, dell’arte, delle religioni, punteggiato di commenti e giudizi soggettivi che affiancano e talvolta non temono di contraddire le teorie tradizionali.

Guido Giubbini, laureato in Storia dell’arte all’Università di Pavia, entra nel 1969 come ispettore nella Direzione Belle Arti del Comune di Genova, dove ha diretto il Gabinetto delle Stampe. Nel 1985 ha fondato il Museo d’Arte Contemporanea di Genova, che ha diretto fino al 2003, dotandolo di un patrimonio di oltre 4 000 opere. Ha scritto libri, saggi e articoli su argomenti inerenti la storia della critica, l’incisione e la stampa, le tecniche artistiche, la rappresentazione della città e del territorio, la didattica dei musei, l’arte dell’Ottocento e del Novecento. Dal 1990 ha cominciato a interessarsi della storia del giardino come parte integrante della storia dell’arte. Dal 2001 al 2003 è stato curatore della rivista «Rosae». Nel 2005 ha fondato la rivista «Rosanova. Rivista di arte e storia del giardino».

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